L’antico Campo dell’Abate fu ceduto nel 1212 dal priore di San Mercuriale alla comunità forlivese.
Già ai tempi di Caterina Sforza l’Abbazia di San Mercuriale era il simbolo indiscusso della città e pare che la signora di Forlì vi fosse particolarmente legata, più che alla Cattedrale.
A destra dell’Abbazia di San Mercuriale si innalza il campanile, di tipo lombardo, alto 72,40 metri, isolato rispetto alla struttura principale.
La Torre Civica s’innalza alle spalle del Palazzo Comunale. Da sempre simbolo del potere temporale e dell’identità comunale di Forlì.
Adiacente a piazza Ordelaffi si trova il Duomo o Chiesa di Santa Croce, cosiddetta per via della reliquia del Sacro Legno che vi è conservata.
In piazzetta don Garbin si affaccia la Chiesa di San Biagio, edificio di culto, riedificato nel 1953, che sorge sulle rovine della vecchia Chiesa di San Biagio in San Girolamo.
All’incirca fino all’anno Mille, Forlì si trovava su una sorta di isola, delimitata dai fiumi Montone e Rabbi.
A nord del centro della città, a ridosso della fascia degli orti di via Curte, si estende l’imponente Monastero della Torre e l’annessa Chiesa di Santa Maria della Ripa.
In piazzetta Melozzo degli Ambrogi sorge sulle fondamenta di un più antico edificio sacro, risalente al IV o V secolo, da taluni studiosi ritenuto
Casa Palmeggiani fu eretta nel Quattrocento su antiche strutture preesistenti. Costituisce uno degli esempi più affascinanti di architettura quattrocentesca cittadina, nonché uno degli edifici
L’elegante edificio fu eretto nel XVII secolo in laterizio bruno sul cosiddetto “Guasto degli Orsi“
Costruita sulle fondamenta di due fortificazioni preesistenti, sorge nella parte più elevata della città, da sempre consacrata alla difesa.