Casa Palmeggiani fu eretta nel Quattrocento su antiche strutture preesistenti. Costituisce uno degli esempi più affascinanti di architettura quattrocentesca cittadina, nonché uno degli edifici più antichi esistenti a Forlì.
Fu di proprietà del pittore e architetto forlivese Marco Palmezzano, allievo prediletto di Melozzo degli Ambrogi che mai vi abitò. In seguito appartenne ai suoi eredi: i Palmeggiani.
A fine Quattrocento, Marco Palmezzano, discepolo prediletto del pittore Melozzo degli Ambrogi, fece parte della piccola corte di artisti al servizio di Caterina Sforza.
La facciata è composta da quattro grosse colonne che sorreggono le tre campate del portico, una di queste presenta un doppio arco ribassato, mentre ciascuna delle altre due racchiude una coppia di archetti pensili che si fondono al centro su un capitello a goccia in pietra, decorato con una rosa a quattro petali.
Le colonne a sezione ottagonale sono alte all’incirca la metà della larghezza della campata e in cima presentano capitelli schiacciati con collarino e smusso concavo.
Il soffitto del portico è a travicelli di legno con mensole che poggiano su due lunghe travi nascoste dietro gli archetti pensili.
Le finestre originarie a sesto acuto vennero murate nel corso del Settecento e sostituite da finestre rettangolari.
Nel corso del tempo, gli interni hanno perso completamente i loro connotati peculiari e originari a causa delle numerose ristrutturazioni cui l’edificio è stato sottoposto.